Tutti i luoghi che si trovino in provincia o in città, al nord o al sud, in montagna o al mare, sono per Massimo Carlotto il teatro dove si svolge la rappresentazione peggiore della specie umana.
Non conta che ci sia una famiglia che ti abbraccia e ti protegge o un amore che ti avvolge e ti consola perché tutto può cambiare in un attimo e quando mancano i punti di riferimento, chiunque è pronto a cambiare prospettiva nel tempo di un click e a macchiarsi dei peggiori delitti senza pensarci due volte.
Questo è il succo dei quattro racconti contenuti nella raccolta da poco pubblicata per Sem, nella quale l’autore ci regala colpi di scena spiazzanti e che lasciano basiti il lettore. Leggendo Massimo Carlotto, maestro del noir italiano e punto di riferimento internazionale della crime fiction, ci imbattiamo nella realtà di tutti i giorni ma che pochi conoscono, infilandoci nelle pieghe dei problemi sociali e del vivere contemporaneo ma che nessuno racconta in questo modo, distante dal linguaggio mediatico della notizia e vicino alla realtà dei fatti.
Impossibile staccarsi dalle pagine di questo libro fino all’ultima, come l’autore ci ha abituati da tempo e che conferma anche in questo ultimo libro.
Quando la domanda è noir, la risposta è Massimo Carlotto.
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