La ghenga degli storti.

Da: Marco - Categoria: Consigliati dai librai
La ghenga degli storti.

Ho letto con grande piacere il nuovo romanzo noir – o meglio, come mi piace definirlo, un “criminal-gang” (etichetta del tutto inventata, ma che calza a pennello) – di Fulvio Luna Romero. Dopo i suoi due precedenti noir, sempre pubblicati da Marsilio, in cui i lettori avevano già fatto conoscenza con bande criminali ben rodate e affiatate, questa nuova storia ci porta su due binari narrativi paralleli e avvincenti: da un lato, la fuga del protagonista da un’imboscata orchestrata da chi lo vuole morto; dall’altro, la nascita precedente di una “ghenga” criminale che comincia a prendere forma già tra i banchi di scuola.

Ambientato tra il Veneto, il Friuli e la vicina Croazia, il romanzo ci “presenta” Andrea Rasic, un uomo dai mille mestieri, impegnato contemporaneamente in ben tre lavori. Il più enigmatico è sicuramente quello svolto per Oblak, un antiquario dal carattere spigoloso e privo di scrupoli. Ed è proprio durante la fuga da chi lo bracca, insieme a Susanna – la donna che, da qualche tempo, sembra aver incrinato il suo cuore di ghiaccio – che iniziamo a scoprire chi sia davvero Andrea Rasic. O meglio, chi fosse: Husky, il suo nome di battaglia.

Husky, insieme a Lele, Weekend, lo Zingaro e Milady, aveva dato vita, nel Veneto dei primi anni 2000, alla “ghenga degli storti”: un gruppo di ragazzi che non riuscivano a rigare dritto, che per sfida e per denaro avevano deciso di intraprendere una strada pericolosa e fuori dalle regole. Sullo sfondo, un Veneto autentico e crudo, fatto di capannoni industriali che hanno stravolto il paesaggio rurale, di armi e cocaina, di lavoro e profitto, di benessere conquistato a caro prezzo, di fatica e sopraffazione.

È in questo contesto che si sviluppa un noir davvero interessante, capace di intrecciare tensione, introspezione e uno spaccato sociale vivido e inquietante. Consigliato a chi ama il genere noir contestualizzato in provincia.

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