Le regole della vendetta.

Ho atteso 3 anni per leggere il secondo romanzo di questa trilogia di Fulvio Luna Romero, un’attesa ben ripagata. “Le regole della vendetta” è un noir che si immerge nelle ombre del Nord Est italiano, tra Jesolo, San Donà e l’entroterra veneto, un luogo dove malavita e corruzione si intrecciano con la vita quotidiana. Il libro ci riporta a Jesolo dove una comunità crudele e criminale lavora nell’ombra, tra spaccio, prostituzione, appalti edilizi, rifiuti tossici, bische clandestine e accordi “italo-stranieri” per dividersi il “bottino” veneto. Qui niente si muove se non lo decide Santo Di Paola. Il suo impero, appoggiato dai “calabresi”, si basa su un gruppo di società fittizie gestite da Arianna Marino, manager capace e spregiudicata. Un chiosco fittizio gestito dai gemelli, i duri (anche di comprendonio) funge da vedetta del territorio. La tattica della compagnia criminale è semplice: da una parte si infiltrano nelle aziende in difficoltà riciclando denaro sporco, dall’altra stoccano rifiuti tossici e gestiscono il traffico di droga. Il risultato è una montagna di denaro. Ma serve tenere un basso profilo per evitare indagini.  Un giorno, però, le cose cambiano, sue tracce si è messa una donna estremamente pericolosa: Valentina Luisetto. Una donna che cova vendetta da cinque lunghissimi anni, e ha una grande ossessione: riprendersi il “mercato criminale” della costa adriatica. Il romanzo è un viaggio tra violenza e tradimenti ( titolo azzeccatissimo), con personaggi che si muovono in una trama ricca di colpi di scena. Come ha scritto Piergiorgio Pulixi (altro autore che adoro) “A fine lettura sarà impossibile vedere il Veneto con gli stessi occhi.”