Alice Basso ci regala un romanzo leggero e divertente, cosa che le riesce molto bene, ma che ci racconta con ironia e sarcasmo le neuro divergenze, in particolare quella della protagonista, Atena, costretta a impostare 27 sveglie per aiutarsi a ricordare le incombenze quotidiane (tipo mangiare).
A fare da sfondo, un improbabile omicidio avvenuto all'interno di una scuola di magia (non in stile Hogwards, più in stile Silvano il mago di Milano) che impegnerà Atena, il fratello Febo (eh già) e altri due corsisti in una caccia al colpevole che alla fine, porterà alla luce crimini commessi molti anni prima e la diagnosi di neuro divergenza per la nostra protagonista.
L'indagine è talmente tragicomica che la seguirete con entusiasmo e in tutto il romanzo vi terranno i neuroni attivi gli enigmi, cruciverba, giochi di parole che Atena ci sfida a risolvere, mettendoci alla prova meglio di un Bartezzaghi (soluzioni alla fine, non temete).
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