Siamo scritti a matita.

Siamo scritti a matita.

Alfredo e Betta sono due anziani librai, marito e moglie che gestiscono la libreria Punto e Virgola di Genova, una piccola bottega con una clientela affezionata e cresciuta negli anni.

Alfredo è anche uno scrittore molto particolare, scrive e pubblica un libro

alla volta in un’unica copia che viene puntualmente contesa dai suoi fedeli lettori.

Purtroppo Betta inizia a dare segni di demenza senile, ricorda solo gli avvenimenti

degli ultimi anni e molto spesso si scorda le cose più elementari, come il giorno della settimana

o il luogo in cui si trova. Chiede quindi ad Alfredo, abile narratore, di raccontare la loro storia,

come e dove si sono conosciuti e cosa hanno fatto prima di arrivare a Genova.

Alfredo inizia a raccontare di un passato in cui entrambi erano delle spie dei servizi

segreti che si sono incontrati per la prima volta al Cairo negli anni settanta nel bel mezzo

di una missione. Betta inizialmente non crede a questa storia, pensa che Alfredo voglia

farla sentire meglio raccontando una versione piena di azione e di avventura ma poi un particolare

rivela che forse, quelle di Alfredo non sono solo bugie e invenzioni, scoprendo così un po’ alla volta

il passato dei due protagonisti.

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