Cuore umano

Renato vive nell'angoscia da quando ha avuto un infarto a 33 anni. I sospetti di un errore sanitario entrano in contrasto con lo status del malato innescando una battaglia personale colma di incognite e paure, alla ricerca di un equilibrio psicofisico che sfocia in una passione crescente per il running. L'allenamento quotidiano lo aiuta a riflettere e a guardarsi dentro, rielaborando insicurezze e paure rimaste irrisolte dall'infanzia. Il suo cardiologo lo allerta sui rischi legati a una dura attività fisica ma lui sfida la sorte intensificando gli allenamenti. Si iscrive a gare podistiche sognando la mezza maratona Roma-Ostia. La corsa dà voce al suo universo interiore, gli permette di capire se stesso, di combattere l'ansia e la sensazione di non riuscire, di non valere abbastanza. Nel 2014 incontra casualmente una dottoressa che svela la verità a lungo cercata e la liberazione da 9 anni di paure. Renato può finalmente correre la sua Roma-Ostia, prendendosi la rivincita verso il mondo e se stesso. Poi pensa alla maratona ma un lieve imprevisto lo blocca, tuttavia è sereno e non se ne dispiace. Ora ha raggiunto la pace interiore e il riscatto personale.