Donne e violenza. Stereotipi culturali e prassi giudiziarie

Riferimento: 9788892138636

Editore: Giappichelli
In commercio dal: 18 Maggio 2021
Pagine: 144 p., Libro in brossura
EAN: 9788892138636
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Donne e violenza. Stereotipi culturali e prassi giudiziarie

Donne e violenza. Stereotipi culturali e prassi giudiziarie

 

Descrizione

«Il presente volume costituisce l'ideale seguito di quello pubblicato nel 2020 (Claudia Pecorella (a cura di), Donne e violenza. Materiali di studio, Giappichelli), nel quale erano stati inseriti estratti di atti internazionali rilevanti sul tema della violenza sulle donne, nonché provvedimenti legislativi con i quali si è voluto dare ad essi attuazione nel nostro ordinamento. Con questa seconda pubblicazione, frutto della partecipazione al Progetto UN.I.RE (UNiversità In REte contro la violenza di genere), diretto dalla collega Marina Calloni e finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si arricchisce il materiale didattico per il corso Donne e violenza: prevenzione e repressione svolto, a partire dall'a.a. 2018-2019, presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Milano-Bicocca. I contributi raccolti riflettono la necessità di offrire, agli studenti e alle studentesse dei Corsi di laurea in Giurisprudenza e Scienze giuridiche, strumenti di riflessione originali e inconsueti nell'ambito della loro formazione, vuoi per le diverse competenze messe in campo, vuoi per l'attenzione al mondo della prassi che li contraddistingue. Chiaro è però il messaggio che tutti questi contributi sono in grado di dare: quello della influenza che assumono, nella vita di tutti i giorni e nelle prassi giudiziarie, gli stereotipi culturali e la scarsa conoscenza del fenomeno della violenza sulle donne da parte degli operatori coinvolti. Il primo lavoro, della psicologa Chiara Volpato, ci introduce al tema, facendo riflettere sui tanti pregiudizi e luoghi comuni sulle donne che sono alla base delle discriminazioni ancora esistenti nei loro confronti e che ne consentono il perpetuarsi...» (Dall'Introduzione)