Andare ai resti. Banditi, rapinatori, guerriglieri nell'Italia degli anni Settanta

Riferimento: 9788865481110

Editore: DeriveApprodi
Autore: Quadrelli Emilio
Collana: DeriveApprodi
In commercio dal: 25 Febbraio 2015
Pagine: 334 p., Libro in brossura
EAN: 9788865481110
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Andare ai resti. Banditi, rapinatori, guerriglieri nell'Italia degli anni Settanta

Andare ai resti. Banditi, rapinatori, guerriglieri nell'Italia degli anni Settanta

 

Descrizione

Sul finire degli anni Sessanta si materializzano in Italia, nell'area del triangolo industriale e sullo sfondo del lavoro di fabbrica, gang giovanili che evolvono rapidamente in temibili batterie di rapinatori. La linea di condotta dei banditi metropolitani è tutt'altro che estranea ai modelli culturali dei quartieri operai e il loro stile esistenziale assolutizza quell'impazienza e assenza di mediazione che caratterizzerà le generazioni degli anni Settanta. Nel gergo pokeristico andare ai resti significa giocarsi tutto: in questo modo i rapinatori ostentano l'imbocco di una strada senza ritorno, una visione del mondo fatta propria per oltre un decennio dalla meglio gioventù e formata attraverso la rielaborazione esistenziale dell'immaginario della ribellione. Tra le molte anomalie, rispetto alla criminalità tradizionale, vi è il ruolo delle donne. In un'epoca in cui, anche negli ambienti politici più radicali, le donne sono, nella migliore delle ipotesi, gli angeli del ciclostile, le donne/bandite conquistano un'autonomia decisionale e operativa scomoda sia per il conservatorismo borghese che per il progressismo femminista. Inevitabilmente, quando non muoiono in uno dei tanti conflitti a fuoco, per le donne e gli uomini delle batterie il carcere diventa un passaggio obbligato. Qui la loro utopia incontra quella dei militanti rivoluzionari, e in carcere le affinità elettive finiranno col riconoscersi...